I TRATTAMENTI ORTODONTICI dai 3 fino ai 10 anni
A partire dai 6-7 anni, alcuni bambini possono già beneficiare di una valutazione ortodontica. A questa età la maggior parte dei bambini comincia infatti, assieme alla dentizione da latte (decidua) a mettere i primi denti permanenti (definitivi) : questa condizione è detta “dentizione mista” . Già in questa fase può esserci per varie ragioni – deficit scheletrici , mancanza di uno o più denti permanenti, o presenza di elementi in sovrannumero – la necessità di intervenire con un trattamento “intercettivo” per permettere così la corretta permuta degli incisivi superiori e inferiori. Il vantaggio, per i piccoli pazienti, di un trattamento ortodontico precoce è che in questo modo alcuni problemi possono essere più facilmente corretti se trattati in anticipo. Al contrario, aspettare che tutti i denti permanenti siano erotti o fino a che la crescita sia quasi completa, può rendere più difficoltosa e cruenta la correzione del problema.
Succede non di rado che sia necessario intervenire ortodonticamente per risolvere problematiche legate alla prematura perdita di uno o più elementi da latte o definitivi a causa di carie destruenti mai curate e una mancanza di prevenzione da parte dei genitori.
Facciamo chiarezza sulle terapie che è possibile effettuare per ridurre questo rischio.
E’ quella branca dell’odontoiatria che si occupa della cura e della prevenzione di tutti quei quadri patologici a carico dei denti decidui e permanenti che possono interessare la prima infanzia.
Nonostante io mi occupi esclusivamente di Ortodonzia, ho negli anni accuratamente selezionato uno Staff di specialisti appositamente per le cure dei denti del tuo bambino.
Durante la prima visita, elaboreremo assieme un piano di cura e consiglierò per tuo figlio il miglior specialista in base al tipo di prestazione da eseguire.
Uno dei punti in cui è più facile che la carie si sviluppi, è la fessura del dente, ossia nei solchi profondi presenti sulla superficie masticante del dente stesso . La sigillatura non è altro che l’applicazione permanente di una vernice protettiva di queste aree più difficilmente detergibili dallo spazzolino e di conseguenza aggredibili da acidi e batteri.
Da recenti studi e’ emerso che l'impiego dei sigillanti nei pazienti giovani rappresenta una misura preventiva molto efficace per la prevenzione delle lesioni cariose sui denti permanenti poichè l'incidenza di carie nei pazienti che hanno avuto trattamenti con sigillanti risulta pari al 29% mentre nei pazienti non trattati essa supera il 70%.
Se hai il sospetto che il tuo bambino possa avere delle carie sui dentini da latte è di fondamentale importanza portarlo subito a fare una visita.
A volte sarà sufficiente rivedere tuo figlio periodicamente ma in alcuni casi si dovrà procedere al restauro del dell’elemento dentario.
Il restauro di un dente da latte è una procedura che prevede la completa rimozione del tessuto cariato e la sua sostituzione con un materiale biocompatibile; per questo scopo possono essere utilizzati dei materiali semipermanenti medicati (cementi vetroionomerici) oppure le medesime resine composite utilizzate nell’adulto. Il mio staff non utilizza leghe di amalgama o altri composti contenenti mercurio o metalli pesanti.
Quando la lesione cariosa si estende fino alla camera pulpare del dente (dove sono presenti terminazioni nervose e vasi sanguigni) tuo figlio potrà’ avvertire un dolore molto acuto, che può essere accompagnato o meno da un notevole gonfiore del viso (ascesso). Se ciò dovesse verificarsi, portarlo subito a fare una visita.
Inoltre alcuni quadri di carie destruenti come ad esempio le “sindrome da biberon”, se non affrontati nel modo corretto possono portare a gravi conseguenze locali e sistemiche che vanno dalla perdita degli spazi eruttivi per gli elementi permanenti, a problematiche alimentari e digestive, fino ad essere una delle cause primarie di gravi asimmetrie facciali.
Capita spesso che la lesione cariosa non sia curabile e che il dentino da latte vada estratto: nulla di male , basta provvedere poi al mantenimento dello spazio per l’elemento permanente con l’ausilio di appositi apparecchi chiamati mantenitori di spazio.
Non di rado possono essere consigliati alcuni piccoli interventi chirurgici intercettivi che risultano però di fondamentale importanza per il corretto sviluppo della bocca del tuo bambino; il più frequente è certamente la “frenulectomia del labbro superiore”.
Si tratta della rimozione chirurgica di una parte di tessuto fibroso in eccesso situato sotto il labbro superiore che , passando in mezzo agli incisivi centrali, si inserisce a livello della mucosa del palato.
Tale tessuto inizia il suo normale processo di riassorbimento intorno ai 5 anni e , prima dei 10 anni , scompare quasi del tutto; se ciò non avviene fisiologicamente, può permanere un anti estetico spazio –anche di notevoli dimensioni– tra i due incisivi centrali superiori; inoltre non si possono escludere recessioni gengivali precoci causate dalla ipo-mobilità del labbro superiore o problematiche a carico della permuta dei canini o di altri elementi dentari permanenti dell’arcata superiore.
Può invece capitare che questo mancato riassorbimento di tessuto coinvolga la parte inferiore della lingua che rimarrà a sua volta estremamente limitata nei movimenti: questa condizione è detta “anchiglossia”.
Difficoltà nella deglutizione e nell’eloquio, recessione della papilla linguale degli incisivi inferiori, oltre a frequenti ulcerazioni anche molto dolorose sono solo alcune delle problematiche legate a questo quadro clinico che va risolto precocemente attraverso un piccolo intervento chirurgico di “frenulectomia linguale”.
L’ ortodonzia intercettiva,
ha come scopo principale l’intercettazione e la correzione delle problematiche relative alla crescita cranio-facciale del piccolo paziente.
L’obbiettivo principale non è tanto quello di allineare gli elementi dentari (anche perché ci si trova in una fase in cui non sono ancora presenti tutti gli elementi dentari permanenti), quanto quello di prevenire l’instaurarsi di malocclusioni importanti attraverso, per esempio, l’eliminazione di abitudini viziate (come il succhiamento del pollice), il ripristino di una corretta respirazione e la correzione precoce di malocclusioni di natura scheletrica o dentale che possono influire negativamente sulla crescita.
Il trattamento intercettivo è quindi fondamentale in quanto armonizza la crescita dei mascellari, diminuisce la possibilità di una seconda fase di trattamento (pur non eliminandola) e migliora, inoltre, l’autostima del piccolo paziente in presenza di malocclusioni evidenti che possono metterlo a disagio nei confronti degli altri.
Quando ad un bambino viene diagnosticata una malocclusione molto spesso ad essa si associano alcune problematiche fisiologiche e comportamentali dette parafunzioni o abitudini viziate, che , se corrette precocemente, rendono a volte la terapia ortodontica quasi superflua.
Al contrario, se non correttamente diagnosticate e rimosse, saranno la prima causa di insuccesso terapeutico o recidiva.
Qui di seguito descrivo rapidamente alcuni aspetti delle parafunzioni più significative a livello ortodontico.
Non bisogna confondere la postura bassa della lingua con l’interposizione della lingua tra i denti durante la deglutizione...
Non bisogna confondere la postura bassa della lingua con l’interposizione della lingua tra i denti durante la deglutizione, detta deglutizione atipica: la prima sposta i denti e apre tutti i morsi – ovvero crea uno spazio a livello dei denti anteriori che quindi non si toccano –, la seconda no. Nessuna interposizione linguale da deglutizione atipica può quindi aprire un morso.
La deglutizione atipica non è causa ma conseguenza del morso aperto. Se pensiamo che l’atto della deglutizione si compie 1000 volte di giorno e 800 di notte e dura da 1 a 3 sec. Non esiste alcuna forza che applicata per così breve tempo possa provocare spostamento dentario.
Se il bambino ha un ingombro posteriore (tonsille ipertrofiche) o un’ostruzione delle vie nasali per poter respirare deve tenere la lingua in posizione bassa: questa è la causa dell’ apertura del morso.
Anche nei bambini che succhiano (le dita , il succhiotto , altro) la deglutizione diventa atipica a causa del morso aperto provocato dalla suzione: c’è il morso aperto e lì si infila la lingua.
In questo caso andrà prima rimossa la causa lavorando in primo luogo all’interno delle mura domestiche, adoperandosi con tutte le metodiche a disposizione perché nulla vada in bocca al bambino ad eccetto degli alimenti.
Successivamente si riporterà la lingua nella sua posizione fisiologica – in alto appoggiata tra palato e incisivi superiori – tramite una specifica terapia ortodontica che in genere non dura pù di 6-8 mesi eche eventualmente può essere integrata ad un breve ciclo di logopedia.
La mancata correzione funzionale di questa situazione , può esitare in quadri anche irreversibili con deformazioni scheletriche permanenti ; queste malocclusioni sono risolvibili solo con la chirurgia maxillo-facciale in età adulta.
Più raramnete la postura bassa della lingua può essere dovuta alla presenza di un frenulo linguale corto che va asportato chirurgicamente in età precoce e sinergia pediatra e logopedista.
La respirazione orale è dovuta ad...
La respirazione orale è dovuta ad una difficoltà a respirare con il naso a causa di un’ostruzione delle via aeree superiori (adenoidi ipertrofiche, problemi di allergia con turbinati nasali ipertrofici ecc.) ; stando continuamente a bocca aperta per respirare, lo sviluppo dell’intero volto ne risulta alterato. Il naso è poco sviluppato, le narici sono strette, ci sono spesso le occhiaie, il viso risulta allungato nella parte inferiore : tale condizione è detta “Faccia adenoidea”.
A livello della bocca il palato è abbastanza stretto, con una forma tipica a v (normalmente è ad u) ; in questa condizione viene a mancare infatti uno dei fattori di crescita fondamentali , che è l’azione pneumatica dell’aria all’interno dell’osso mascellare. Presenza di placca, gengiviti e carie precoci sono frequenti a causa della minor detersione salivare dovuta al passaggio dell’aria dalla bocca. I denti anteriori non si toccano e la lingua tende a scivolare verso il basso per favorire il passaggio dell’aria.
Altro problema funzionale è l’interposizione del labbro inferiore:
Altro problema funzionale è l’interposizione del labbro inferiore: la causa dell’arretramento degli incisivi inferiori e della proinclinazione di quelli superiori è uno squilibrio del tono muscolare del muscolo orbicolare infeiore. Talvolta si tratta invece di un atteggiamento posturale scatenato da fattori di tipo emozionale, come ansia e paura (posizione statica a “castoro”) o stress ( movimenti laterali con deviazione della mandibola verso un lato).
A livello della bocca il palato è abbastanza stretto, con una forma tipica a v (normalmente è ad u) ; in questa condizione viene a mancare infatti uno dei fattori di crescita fondamentali , che è l’azione pneumatica dell’aria all’interno dell’osso mascellare. Presenza di placca, gengiviti e carie precoci sono frequenti a causa della minor detersione salivare dovuta al passaggio dell’aria dalla bocca. I denti anteriori non si toccano e la lingua tende a scivolare verso il basso per favorire il passaggio dell’aria.
Si usa questo termine per descrivere l’abitudine a “mangiarsi” unghie...
Si usa questo termine per descrivere l’abitudine a “mangiarsi” unghie , pellicine e in generale ad interporre oggetti – penne, matite, tappi, gomme da masticare – in modo continuativo e reiterato nella bocca. Spesso diventa un azione meccanica semi-continua che coinvolge la masticazione e con essa l’articolazione, ossa e muscoli per anche 5-6 ore al giorno quando invece si sa dalla letteratura che la bocca andrebbe utilizzata per circa 30 minuti al giorno durante i pasti.
Una visita specialistica ortodontica in circa la metà dei casi è sufficiente a far prendere coscienza il bambino del problema e ponendo le basi per una tempestiva auto-correzione.
Come tutte le abitudini sbagliate, più vengono protratte nel tempo e più sarà difficile abbandonarle.
Per far fronte a tutte queste problematiche mi avvalgo da tempo di un valido Staff di Professionisti e Specialisti costituito da una Logopedista, un Otorinolaringoiatra pediatrico, una Osteopata strutturale specializzata in problematiche cranio-facciali e in para-funzioni e infine una Psicologa infantile.
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