Ortodonzia… Cos’è ?
Pur appartenendo alla sfera delle specializzazioni odontoiatriche, personalmente la considero una disciplina squisitamente medica. La parola Ortodonzia significa “denti diritti”, tuttavia questo termine è davvero molto diminutivo nel suo contenuto comunicativo rispetto a quelle che sono realmente le vere cause dei “denti storti”.
Continuando a leggere ci si renderà subito conto del perchè i denti storti, rappresentino soltanto il risultato ultimo di una lunga serie di cause che coinvolgono tutto il nostro corpo.
Ortodonzia…Quando?
La domanda che mi viene fatta più spesso è: “come mai già l’apparecchio a mio figlio? Ha ancora i denti da latte….” Quindi ciò che mi preme chiarire fin da subito è il concetto chiave che l’ ortodonzia cambia radicalmente approccio a seconda del soggetto a cui è rivolta:
Bambino
(dai 3 fino ai 10 anni)
Adolescente
(dai 10-11 anni fino ai 14-16 anni)
Adulto
(dai 16 anni)
Sostanzialmente se il soggetto da trattare è in fase di crescita o a fine crescita si parla di Ortopedia dento-facciale, disciplina medica che si pone l’obiettivo di donare armonia ed estetica al volto e di migliorare la funzione masticatoria.
In questo caso i denti sono utilizzati solo come “appoggio” per dispositivi fissi o rimovibili la cui funzione è esclusivamente quella di correggere la posizione o la dimensione delle ossa mascellari ed al tempo stesso di ristabilire il corretto equilibrio delle funzioni muscolari - quali fonazione, deglutizione, postura linguale e respirazione - eliminando le eventuali abitudini scorrette del bambino.
Per Ortodonzia si intende invece quella branca dell’Odontoiatria che , una volta ultimata la permuta dei denti da latte e a crescita cranio-facciale ormai conclusa, si pone come unico obiettivo quello di allineare i denti raggiungendo il miglior compromesso possibile tra estetica, funzione e stabilità del risultato ottenuto.
Ortodonzia Pre-chirurgica
Può capitare che per svariati motivi nel corso della vita la fase correttiva ortopedica dei mascellari venga affrontata tardivamente o addirittura per nulla. Oggi grazie alla elevata specializzazione delle diverse figure professionali ed ad un’organizzazione del lavoro sempre più “d’equipe” – che è alla base del successo terapeutico – è possibile anche nell’età adulta far fronte a gravi malocclusioni ed inestetismi del volto non correggibili solo con l’ausilio di dispositivi ortodontici.
In questo caso lo specialista in ortognatodonzia interfaccia con il suo chirurgo maxillo–facciale di fiducia per pianificare in modo congiunto la terapia combinata ortodontico-chirurgica più idonea.
Chi è l’ortodontista
L’ortodonzista, o ortodontista, è un medico laureato in Odontoiatria e Protesi Dentaria o in Medicina e chirurgia che ha completato il proprio percorso formativo conseguendo un diploma di specializzazione post laurea della durata di 3 anni presso una delle 19 scuole convenzionate oppure partecipando a corsi privati o master universitari specifici, in genere di durata biennale.
Più in generale è definito specialista in ortodonzia colui che , una volta laureato, si limita esclusivamente a praticare questa specifica branca dell’odontoiatria, pur interfacciandosi di frequente con chirurghi, parodontologi, protesisti e odontoiatri generalisti.
Per questo motivo è di sovente richiesto il parere di un ortodontista anche quando un paziente deve ad esempio intraprendere terapie protesiche complesse il cui obiettivo principale è apparentemente molto distante da quello che è l‘allineamento dei denti. Grazie alle sue conoscenze lo specialista in ortodonzia può essere infatti di grande aiuto agli altri specialisti nella pianificazione di un piano terapeutico complesso.
Essere ortodontisti richiede quindi una preparazione globale su come è fatto il nostro corpo (anatomia) e su come funziona (fisiologia). Inoltre bisogna saper correlare i vari problemi per vedere come gli uni possono influenzare gli altri.
In altre parole l’ortodontista deve essere un esperto di respirazione, di postura, di fisiologia neuro-muscolare (muscoli e loro funzionamento), di ortopedia (coinvolge una delle articolazioni più complesse, quella temporo-mandibolare), di biomeccanica (per spostare i denti), e naturalmente di scienze comportamentali.
E’ proprio il nostro comportamento (modo di vivere), che, attraverso l’attivazione del nostro sistema muscolare, determina infatti la forma del nostro viso, la posizione dei nostri mascellari (mascella e mandibola) e quindi in ultimo l’allineamento ed il rapporto corretto dei nostri denti.