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Sistema funzionale applicato per ottenere la distrazione condilare. Ideato dal prof. Rocabado, l’F. D. A. è composto da due splint in resina, superiore ed inferiore, con rialzi totali. Essi sono solidarizzati attraverso un sistema elastico rappresentato da due molle opportunamente realizzate con un filo in acciaio di 1mm.
Dispositivo fisso, ideato dall’odontotecnico Alessandro Passilongo, caratterizzato dalla presenza di una vite di espansione posta vestibolarmente all’arcata dentale. Con il D.V.R. è possibile ottenere diversi movimenti in direzione mesiale e distale.
Apparecchio multi - bande composto da dodici bande fornite di un attacco verticale posizionato vestibolarmente. A questi ultimi è solidarizzato l’arco universale formato appunto da dodici anse.
Apparecchio “mobilizzatore” ad azione attiva.
Apparecchio utilizzato in terapia miofunzionale per coadiuvare gli esercizi miranti a tonificare la muscolatura labiale. Esso è costituito da un filo con diametro di 1,1 mm. modellato a mò di molla con le basi ampie quanto la lunghezza delle labbra.
Dispositivo rimovibile superiore che associa sia l’azione meccanica che quella funzionale. Essenzialmente, la placca De Simone è composta da:
Procedimento chimico consistente nell’eliminazione, mediante particolari acidi, dell’ossido presente sulle superfici metalliche a fine saldatura o fusione.
Termine indicante i denti da latte.
Correzione delle malposizioni dentali dovute ad un cattivo rapporto sussistente tra gli elementi dentari e le ossa basali.
Operazione attraverso la quale si modifica la direzione di un corpo in movimento.
Operazione attraverso la quale si sfrutta la capacità di un materiale di lasciarsi deformare in modo permanente.
Uno tra i primi a dare una definizione compiuta della deglutizione è stato F. Magendie. Egli la catalogò come l’atto fisiologico inteso a permettere “la propulsione del cibo dalla bocca allo stomaco.
Questa definizione riassume gli atteggiamenti non corretti assunti dalla lingua durante le prime fasi della deglutizione.
La maschera di Delaire è indicata per il trattamento della retrusione del mascellare e per il controllo della crescita mandibolare. Il doppio arco fisso consente di esercitare forze ortopediche mediante l’uso di elastici applicati dalla maschera extra-orale agli uncini. Questi ultimi sono modellati solitamente tra gli incisivi laterali ed i canini superiori in zona vestibolare.
Sistema extra-orale ideato dal Prof. Delaire per correggere discrepanze scheletriche di III Classe.
Dispositivo applicato in pazienti affetti da anchilosi dell’ATM, composto da due ferule (superiore ed inferiore) a cui sono solidarizzati gli elementi elastici aventi funzione terapeutica.
Apparecchio “mobilizzatore” ad azione passiva.
Accessorio elastico utilizzato per linguo - inclinare gli elementi latero - posteriori.
Si tratta di un lip - bumper.
Il processo riguardante l’eruzione dei denti può essere suddiviso in tre periodi ben definiti. Il primo periodo, riguardante la dentizione decidua (20 denti), ha inizio all’incirca all’ottavo mese con la fuoriuscita dei centrali inferiori, seguita dai:
Muscolo che permette l’abbassamento del labbro inferiore.
Muscolo che consente la tensione verso il basso degli angoli della bocca.
E’ un diastasatore della sutura palatina che prevede la presenza dell’acrilico sul palato.
Vedere LEEWAY - Space.
Precursore dell’uso delle bande come ancoraggio (1842).
Complesso fibroso che rende possibile l’unione del dente all’alveolo.
In riferimento alla classificazione di Angle, Dewej ha catalogato le malposizioni dentali nei seguenti tipi. Per la I° Classe:
Si tratta di una vite da espansione rapida che presenta sulla faccia linguale due o quattro cannule sagittali. Le cannule sono l’ancoraggio palatale di vari tipi di moduli. La possibilità di applicare allo stesso tempo: dispositivi di ortopedia maxillare, dispositivi di ortopedia mandibolare, dispositivi di movimento ortodontico puro, mette a disposizione dell’ortodontista una vasta gamma di combinazioni tecniche, che rende veramente molto stimolante la progettazione e la realizzazione del trattamento.
Acronimo di Distrattore Asimmetrico.
Acronimo di Distrattore Asimmetrico Modulare. (Movimento) DIAGONALE Vedere ( Movimento di) BENNET DIASTASATORE Vedere DISGIUNTORE.
E’ la mancanza di punti di contatto, mesiali o distali, tra due o più elementi.
Termine indicante gli elementi latero - posteriori.
Bruxismo eccentrico
Apparecchio “mobilizzatore” ad azione passiva.
Vedere CONTRAZIONE
Strumento utilizzato per misurare le forze esplicate dagli apparecchi ortodontici.
Insieme di movimenti muscolari abnormi (contrazioni, scatti).
Dispositivo bi-mascellare realizzato con materiale termoplastico e completo di scudi laterali utili per correggere atteggiamenti viziati.
Disorganizzazione nell’articolazione del linguaggio.
Patologia a carico dell’occlusione in grado di causare danni al parodonto e all’A.T.M.
Dispositivo ortodontico ortopedico fisso utilizzato per ottenere la disgiunzione della sutura palatina. Esso consta essenzialmente di una vite centrale dalla quale partono quattro bracci in metallo che, una volta modellati, saranno brasati alle quattro bande alloggiate sui denti.
Intervento ortopedico consistente nell’apertura della sutura palatina.
Termine indicante la scorretta posizione di un qualsiasi elemento, sia esso dente o arcata, in relazione al cranio.
Operazione tramite la quale si elimina un ostacolo all’estrusione di un dente.
Disturbi del linguaggio.
Difficoltà nell’apprendimento del linguaggio scritto.
Si tratta di accessori elastici in filo che, opportunamente confezionati, tendono a dislocare l’attivatore. Le molle dislocanti in questo modo costringono il paziente ad attivare la propria muscolatura per posizionare correttamente il presidio ortopedico.
Spostamento in toto di un corpo da una posizione all’altra.
Forma anomala di uno o più denti. DISODONTIASI Eruzione difficile di uno o più elementi. DISOSSIDANTE Vedere FONDENTI
Termine indicante difetti di formazione dei denti o delle ossa basali.
Si tratta di un apparecchio fisso ideato dai dottori Celestino e Francioli per la distalizzazione degli elementi latero - posteriori superiori. La particolarità del Distal 8 è rappresentata dalla possibilità di distalizzare con lo stesso dispositivo anche i primi ed i secondi premolari.
Ideato dal dott. Carano e dall’od. Testa, il Distal Jet è un distalizzatore per molari superiori in grado di determinare un movimento corporeo degli stessi. I componenti peculiari del Distal Jet sono le due cannule di 0,9 mm. di diametro interno inserite nel bottone di Nance, ancorato ai primi o ai secondi premolari. Nelle cannule sono inseriti due fili ancorati alle bande posizionate sui molari. Sui tubi, una volta terminato il dispositivo, saranno inseriti una molla di nichel - titanio ed un nottolino con vite. La forza distalizzante si ottiene attraverso la massima compressione della molla con il fermo garantito dal nottolino.
E’ utilizzato per piegare la parte terminale dei fili, direttamente nel cavo orale del paziente.
Vedere (Dispositivi con viti)
Spostamento di uno o più denti verso la parte posteriore della bocca, lontano quindi dalla linea mediana.
Vedere CLASSE III di Angle
Termine indicante difetti di posizione dei denti o delle ossa basali.
Termine generico indicante denti situati in una posizione distale rispetto alla norma.
Apparecchiatura rimovibile superiore applicata in pazienti affetti da patologie a carico dell’A.T.M. ed in special modo da look cronico. La sua funzione è quella di recuperare la posizione corretta del menisco nella sua sede attraverso lo spostamento anteriore e verso il basso del condilo. Il distrattore asimmetrico è essenzialmente composto da uno splint superiore con ganci di ritenzione e piani occlusali, dai quali dipartono i due distrattori. Questi ultimi, realizzati in resina e modellati sul piano occlusale, sono solidarizzati ad essi mediante sistemi elastici rappresentati da due molle.
Si tratta di dispositivi utilizzati in ambito gnatologico per eliminare la compressione del condilo sul bordo meniscale o sul periosto della cavità glenoidea
Modellata vestibolarmente all’arcata con un occhiello, la sua funzione è linguo - distalizzare il canino. (Vedere Molla).
Strumento utilizzato per divaricare la muscolatura labiale in modo da mettere ben in evidenza le arcate dentarie.
Sono apparecchi “mobilizzatori”.
Dispositivo rimovibile utilizzato per l’applicazione di prodotti medicamentosi utili per la salute delle gengive.
Dispositivo rimovibile impiegabile per diversi scopi:
Placca di svincolo con rialzi totali che si caratterizza per il materiale impiegato per la sua costruzione: esso infatti è composto da uno spessore esterno in acrilico ed uno interno in gomma.
Gancio applicato in presenza di bande complete di tubi vestibolari.
Molla prefabbricata a spire aperte con diametro interno pari a 1,5 mm. Essa, inserita nei lip - bumper o negli archi per trazione extra – orale, permette la distalizzazione degli elementi ancorati alle bande.
Ideata da Schwarz, questa apparecchiatura è composta da due placche, superiore ed inferiore, ad espansione trasversale che lavorando sinergicamente (attraverso particolari piani inclinati) possono risolvere discrepanze di II Classe.
Vedere (Attivatore di ) SANDER.
Tecnica di laboratorio atta a ricoprire metalli non nobili con una sottile lamina d’oro.
Segmento di filo alla cui estremità è aggiunta una goccia di saldame. La sua funzione è quella di guidare il dente in una posizione più vestibolare.
Dispositivo rimovibile realizzato in materiale morbido applicato in ambito gnatologico.
Dispositivo ad azione funzionale costituito essenzialmente da un monoblocco, aperto anteriormente, provvisto di archi e vite di espansione trasversale.
Attivatore ideato da Leger e Sorensen per la correzione della III Classi. Elementi peculiari di questo attivatore separato sono le due viti Duobloc che oltre ad unire le due placche, esplicano l’azione terapeutica vera e propria.
Termine generico indicante la riproduzione del modello maestro in gesso o in materiale refrattario.
Particolarità di un corpo a resistere alla scalfittura e alla penetrazione di materiali esterni.
Predisposizione di un materiale a farsi ridurre in fili aventi un diametro più o meno sottile.
Accessorio attivo consistente in un sistema in filo capace di vestibolarizzare il gruppo anteriore (incisivi e canini). Esso è realizzato con un filo in acciaio da 0,5 mm. brasato ad un arco linguale solidarizzato a due bande.
Ideato da Duyzing questo gancio sfrutta le superfici ritentive localizzate sulla parete vestibolare del pilastro. Esso è costituito da due fili di 0,7 mm. modellati ciascuno a forma di “U” coricate, le cui parti superiori sono posizionate al di sopra dell’equatore del dente e quelle inferiori al di sotto allo scopo di garantire una certa stabilità alla placca.