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Acronimo di placca neuro - muscolare. Si tratta di un dispositivo rimovibile superiore con ganci di ritenzione e rialzi laterali realizzati in base all’equilibrio neuro - muscolare del paziente. La P. L. N.
Acronimo di Punto di Applicazione della Forza.
Dispositivo rimovibile inferiore caratterizzato dalla presenza dei piani laterali in metallo aventi funzione armortizzante.
Tecnica che prevede il montaggio indiretto degli attacchi linguali attraverso l’uso del parallelometro Pacon.
Molla utilizzata per la vestibolarizzazione di singoli denti.
Vedere (Dispositivi attivi con vite a) VENTAGLIO.
Superficie dei denti superiori che “guardano” l’interno della bocca.
Così come si evince dal nome, questo apparecchio sfrutta come stimolo un foro realizzato a ridosso delle rughe palatine. Per far sì che lo stimolo sia continuo e che quindi la lingua non perda quella curiosità tanto necessaria per il raggiungimento dell’obiettivo terapeutico, il dr. Pantaleoni ha inserito nell’acrilico una ghiera di acetato riproducente delle forme ellittiche. Essa partendo dalla papilla retroincisiva si estende posteriormente, sino all’altezza degli ultimi premolari.
Solitamente utilizzato come ancoraggio, Questo arco è realizzato con un filo da 0,9 mm. - 1 mm. modellato nella regione palatina dell’arcata dentale superiore.
Muscolo facente parte della lingua, che ne determina il suo sollevamento e la sua trazione posteriore.
Vedere OTTURATORE.
Vedere (Molle) INTERDENTALI.
I ganci a palla sono sistemi ritentivi complementari, abbinati ad altri ganci più solidi ed efficaci. Il gancio a palla espilca la sua funzione proprio per la presenza, all’estremità del filo, della sfera o pallina che va ad inserirsi nello spazio interdentale dei due denti interessati, a livello del margine gengivale.
Apparecchio fisso solidarizzato alle bande molari, utile sia come supporto per altre apparecchiature che per effettuare l’espansione trasversale dell’arcata superiore. Il supporto Pantaleoni è costituito essenzialmente da un filo da 0,9 mm. fornito di una serie di anse modellate sul palato in corrispondenza delle zone delle rughe palatine.
Strumento diagnostico utile per rilevare tutti i movimenti dell’articolazione temporo mandibolare.
Vedere RUGHE palatine.
Protezione in resina morbida utilizzata dagli sportivi per evitare traumi alle strutture dento - alveolari delle due arcate.
Abitudini viziate o tic nervosi che comportano problemi ai movimenti mandibolari e all’occlusione.
Strumento utilizzato per ricercare ed evidenziare le linee di analisi sugli elementi dentari.
Vedere LIP-Bumper.
Patologia infiammatoria a carico del tessuto connettivo che abbraccia la radice dei denti (Parodonto).
Tessuto connettivo che abbraccia la radice del dente e da essa si estende fino alla corticale dell’osso alveolare.
A Patrick si deve l’ideazione nel 1882 di un arco prefabbricato completo di accessori scorrevoli, utili per correggere diverse malposizioni dentali.
Strumento diagnostico utilizzato in terapia miofunzionale per rilevare, con la fluorescina, le zone di contatto della lingua durante l’atto deglutitorio.
Dispositivo fisso ad azione meccanica utilizzato per la distalizzazione dei molari superiori. Il pendulum di Hilgers si compone di un bottone di Nance (da cui partono quattro segmenti in filo con funzione di ancoraggio, per poi terminare nei solchi occlusali dei premolari) fornito di due molle che, andando ad inserirsi nei lingual cleat puntati alle bande molari, permettono la distalizzazione degli stessi.
E’ rappresentato dal movimento dei denti utilizzati come ancoraggio. Molte volte tale azione è volutamente ricercata per la correzione della malocclusione.
Dispositivo singolare utilizzato per la rifinitura della cuara ortodontica. Il Perfector, molto simile al posizionatore, si differenzia da esso per l’aggiunta della componente attiva dello Spring Aligner.
Eruzione difficile di uno o più elementi.
Indica l’avvicendamento naturale tra la dentizione da latte e quella permanente.
Ideatore di una placca in vulcanite completa di un arco attivato da una vite, capace di retrudere il gruppo anteriore.
Arco vestibolare realizzato con un filo dolce da 0,4 mm. modellato sui bordi dei premolari e dei canini e solidarizzato, tramite legature, agli attacchi presenti sul gruppo frontale.
dispositivo extra - orale applicato per la correzione ortopedica delle III Classi.
SI tratta di una placca superiore con rialzi totali lisci utilizzata in soggetti con patologie a carico dell’articolazione temporo- madibolare di natura muscolare.
Piani in resina realizzati su dispositivi rimovibili atti a guidare o costringere la mandibola in una posizione prefissata.
Elemento più importante della placca Bassani, il piano si distingue da altri dispositivi
Periodo di massima crescita somatica dell’individuo. L’identificazione di tale periodo assume particolare importanza per l’eventuale applicazione di un apparecchio ortopedico funzionale.
Termine generico indicante una deformazione eseguita su di un filo.
Pieghe realizzate torcendo un filo intorno al suo asse.
Apparecchio mobilizzatore intra-orale.
Dispositivi con rialzi occlusali latero - posteriori realizzati per provocare un riposizionamento caudale dei condili.
Sinonimo di dispositivo ortodontico rimovibile.
Dispositivi ad azione “neuro - occlusale” utilizzati per la risoluzione di gran parte delle malocclusioni dento - scheletriche. Negli apparecchi del prof. Pedro Planas non sono previsti ganci di ritenzione proprio per sollecitare l’attività neuro - muscolare del paziente. Elementi peculiari di tali presidi terapeutici sono le piste latero- posteriori opportunamente sagomate rispetto al piano di Camper. Alla struttura base, infatti, è possibile aggiungere accessori, come molle e viti, coadiuvanti l’azione del dispositivo.
Attitudine di un materiale a lasciarsi deformare in modo permanente dall’azione di elementi esterni.
Le materie plastiche o plastomeri si suddividono in termoplastici ed in termoindurenti. Questa distinzione si basa sul loro comportamento a polimerizzazione avvenuta. I termoindurenti, ad esempio, sono materiali irreversibili: una volta induriti se sottoposti a calore si carbonizzano. I termoplastici, invece, sono materiali reversibili poiché con il riscaldamento o con il raffreddamento possono passare entro certi limiti, da uno stato all’altro.
Equilibratore della muscolatura vestibolare costituito da un trifil inguainato. Esso è applicato vestibolarmente alle arcate fin sui fornici.
Vite utilizzata per la vestibolarizzazione di singoli elementi.
L’Autore sulla base di consolidati dati afferma l’esistenza di un collegamento tra la dimensione trasversale dell’arcata superiore (si fa riferimento ai primi molari ed ai primi premolari, prendendo come punto di repere il centro dei denti) e la somma dei diametri mesio-distali dei quattro incisivi superiori. Egli evidenzia inoltre come la larghezza dell’arcata superiore possa essere rapportata alle seguenti formule:
Reazione chimica in cui i monomeri (molecole di piccole dimensioni) si legano tra loro formando i polimeri (composti organici di notevole peso molecolare).
Rappresenta la polvere della resina. Esso è un polimero di addizione a struttura lineare con caratteristiche termoplastiche.
Presente nella cavità centrale del dente, è un’unità tissutale terminale.
Polvere di pietra vulcanica leggera che, mescolata con acqua, abrade la superficie del dispositivo rendendolo liscio e privo dei segni lasciati dalle frese.
Questo apparecchio, ideato da Kesling nel 1940, è impiegato essenzialmente nella rifinitura della cura ortodontica operando, a seconda dei casi, come strumento di contenzione attiva o passiva.
Posizionatore a copertura vestibolare parziale. In questo apparecchio, infatti, le superfici vestibolari degli elementi anteriori sono libere. Il suo utilizzo è indicato per la correzione di beanze anteriori.
Si tratta di una metodica di costruzione del posizionatore nella terapia ortodontica pre - chirurgica del progenismo.
Relazione esistente tra i denti delle due arcate in massima intercuspidazione.
Posizione della mandibola in presenza di una situazione di equilibrio dei muscoli masticatori.
Tale schema rappresenta graficamente i movimenti e le posizioni più importanti assunti dalla mandibola. Esso considera quindi:
Movimento in senso orario delle ossa basali, mandibolare e/o mascellare.
Atteggiamento che il corpo assume nell’ambiente che lo circonda.
Il fine terapeutico di un dispositivo ortodontico pre - protesico è quello di permettere, così come si evince dal nome, l’applicazione di una futura protesi. L’ortodonzia pre - protesica pur entrando a far parte dell’ortodonzia classica, si differenzia da essa per le caratteristiche che la contraddistinguono. Le apparecchiature utilizzate, infatti, sono quasi sempre uniche e nascono di volta in volta dalle intuizioni dell’ortodontista che le richiede e dalla capacità del tecnico che le esegue.
Contatto occlusale che precede la chiusura vera e propria delle due arcate dentarie.
Parte anteriore e posteriore del palato, essi ricoprono un ruolo fondamentale in quanto conferiscono sostegno al presidio terapeutico.
Esso Permette il sostegno dei denti e delle arcate dentarie all’osso basale.
Il volto sul piano sagittale.
Termine riferito impiegato per indicare una notevole crescita mandibolare.
Sindrome facciale che interessa profili curvilinei. Sono tre le forme che la contraddistinguono:
Sindrome facciale interessante i profili rettilinei, la cui caratteristica principale è l’arretramento della porzione mediana della faccia a causa di una retrusione superiore, di una protusione inferiore o di una combinazione delle stesse.
Vedere Protezione Dento - Mascellare
Mezzo artificiale che sostituisce un organo del corpo. Le protesi dentarie sono quindi dei manufatti grazie ai quali si ripristina la continuità delle arcate dentarie.
Vedere (Placche per)BRUXISTI
Protesi rimovibile che riproduce parzialmente l’arcata dentaria.
Si tratta di dispositivi applicati in pazienti affetti da bruxismo, al fine di proteggere i denti e le strutture connesse
Dispositivi rimovibili applicati per proteggere le arcate dentali da colpi più o meno violenti. La loro struttura è composta da materiale elastico che, opportunamente sagomato, abbraccia tutti i denti.
Termine indicante una posizione più anteriore, rispetto alla base cranica, degli elementi dentari.
Vedere (Molla a) ZETA. PTALINA Vedere MASTICAZIONE.
E’ uno dei muscoli più importanti dell’apparato oro-facciale. Esso permette l’avanzamento della mandibola.
Muscolo che consente l’elevazione della mandibola.
Disturbo comportamentale caratterizzato dal frequente bisogno di espellere saliva.
Si tratta di un costrittore molto usato in passato, oggigiorno senza dubbio improponibile. La sua funzione, similare a quella delle griglie, va ricercata nella presenza delle punte acuminate. Queste ultime, provocando dolore “dovrebbero” eliminare l’abitudine viziata, inducendo una modifica nel comportamento neuro – muscolare errato.
Tecnica che sfrutta una quantità di calore elevata concentrata su di una piccola superficie. Essa si rivela utile per applicare diversi accessori alle bande.
Superfici di contatto, mesiale e distale, presenti tra i denti contigui.