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Suffisso inglese che indica Visualizzazione degli Obiettivi di Trattamento.
Apparecchio rimovibile prefabbricato, fornito di beat, utilizzato principalmente come supporto per trazioni inter-mascellari. Il Valer, molto simile nella forma ad un lip-bumper, può essere applicato sia all’arcata superiore che a quella inferiore, tramite le cannule vestibolari puntate alle bande.
Accessorio in filo solidarizzato al dispositivo superiore utile per l’avanzamento graduale della mandibola.
Dispositivo funzionale utilizzato per la correzione della II Classe 1° Divisione. Essenzialmente è un monobloco, che interessa entrambe le arcate, completo di arco extra-orale.
Apparecchio rimovibile superiore utilizzato esclusivamente per ottenere l’estrusione di un canino non erotto. La placca di Van Linden è costituita da ganci di ritenzione doppi, sia sui molari che sui premolari, di gancetti (posti vicino al dente da “pilotare”) utili per l’applicazione della trazione con funzione estrusiva.
Apparecchio “mobilizzatore” ad azione attiva.
Sistematica ideata dal dottor Veltri riguardante l’utilizzo di apparecchiature fisse complete di viti capaci di risolvere anomalie del mascellare superiore di carattere ortopedico e o dento-alveolare.
L’espansione assimetrica dell’arcata dentaria superiore, tramite dispositivo rimovibile, è resa possibile dall’applicazione di una particolare vite denominata “a ventaglio”, ideata dall’italiano Fiorino Pagani. La peculiarità principale di tale vite è rappresentata dalla possibilità di espandere, in modo sostanzialmente diverso, le porzioni anteriore e posteriore dell’arcata superiore, in base al posizionamento della vite stessa.
Fa parte dei muscoli sopraioidei. La sua funzione è quella di concorrere all’abbassamento della mandibola ed all’elevazione dell’osso ioide.
Fa parte dei muscoli sopraioidei. Esso permette l’elevazione dello ioide.
La rampa di Verdon a primo acchito sembrerebbe un “restraints” per la presenza della griglia anteriore. Quest’ultima, invece, modellata anatomicamente a ridosso degli incisivi inferiori e più avanti del frenulo linguale, ha la funzione di costringere la lingua ad “arrrampicarsi” sul palato in modo corretto.
Si tratta di attivatori utilizzati in pazienti con crescita iper - divergente.
Strumento di laboratorio utile per il fissaggio dei modelli secondo il morso di costruzione rilevato dallo specialista. Il vertocclusore si rivela efficace nella realizzazione di attivatori bi- mascellari.
Così come il gancio, anche l’arco vestibolare è parte integrante del dispositivo ortodontico mobile. Esso in base all’applicazione può essere brasato ai ganci o inglobato nella resina; è importante, sempre realizzarlo preservando le parti molli, in special modo i frenuli. L’arco vestibolare, oltre a fungere da supporto ritentivo può essere impiegato:
Rappresenta la faccia del dente che si affaccia verso il vestibolo orale della bocca.
Vedere (Molla a) BANDIERA.
Esso è costituito da un supporto di 1mm., modellato al di sopra dei colletti, sul quale è avvolta e successivamente saldata una molla a grembiule di 0,4 mm. Il suo fine terapeutico risiede nella possibilità, attraverso l’attivazione dell’elemento attivo, di lingualizzare gli elementi anteriori.
Realizzato con un filo di 0,7 mm., questo particolare arco permette un movimento di torque graduale degli elementi anteriori e in posizione passiva ne impedisce l’inclinazione vestibolare.
Applicato solitamente alle placche di contenzione, questo arco si inserisce tra quegli accessori in filo utilizzati per la rifinitura della cura ortodontica. Esso è costituito da un supporto (al quale sono saldate le molle) realizzato con un filo con diametro di 0,9 mm. e modellato al di sopra dei colletti degli elementi anteriori. Le parti attive delle molle sono sagomate lungo tutta la superficie vestibolare degli incisivi, in modo da poter esplicare attraverso l’opportuna attivazione, la prevista linguo - inclinazione.
Si tratta di un arco vestibolare semplice separato al centro e completo di due uncini utili per l’applicazione di un elastico.
Vedere (Dispositivi con vite) SETTORIALE.
Il vestibolo orale si sviluppa a ferro di cavallo ed è delimitato dalle:
Cemento con sottofondo protettivo utilizzato per fissare le bande ortodontiche ai denti.
Vedere A.D.A.
Le viti ortodontiche, nate dalle intuizioni geniali di alcuni Autori, nel corso del tempo hanno subito una serie di modifiche che ne hanno facilitato l’applicazione e accresciuto la funzionalità: basti pensare, infatti alle molteplici forme esistenti in commercio. Il compito di una vite ortodontica consiste nell’effettuare, attraverso il dispositivo rimovibile, una serie di movimenti, quali:
E’ stato probabilmente il primo tra i materiali utilizzati per realizzare dispositivi rimovibili.