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Termine generico usato per indicare i sistemi ritentivi indispensabili per la stabilità della protesi rimovibile ovvero gli accessori solidarizzati all’apparecchiatura utili per l’applicazione di elastici inter o extra - orali.
Un buon dispositivo ortodontico mobile per definirsi tale deve essere supportato da ottimi sistemi ritentivi. Essi perciò devono essere realizzati con la massima cura, rispettando sempre alcuni principi basilari:
Si tratta di un Herbst modificato, applicato in pazienti russatori affetti da apnea notturna. Esso è realizzato secondo i principi della scuola neuro - muscolare.
Vedere M .O .R .A.
E’ una indagine per immagine. Il fine di tale metodica è valutare la posizione del condilo nella cavità glenoidea sul piano sagittale attraverso proiezioni laterali. Vedere anche (Posizione 4 – 7 di) GELB:
Ci si riferisce alla posizione del condilo nella cavità glenoidea. Suddividendo le parti interessate in zone numerate, il condilo deve trovarsi nelle porzioni 4 e 7 per ottenere, secondo il prof. Gelb, un’occlusione fisiologica.
Si tratta dell’insieme di due archi di filo in accaio da 0,2 - 0,3 mm. incastonati in tubi che a loro volta, vengono inseriti all’interno delle bande nei rispettivi alloggi.
Vedere TUBERCOLI Mentonieri.
Muscolo facente parte della lingua, responsabile dell’avanzamento e dell’arretramento della lingua.
Patologia a carico della lingua che si presenta molto alterata nella forma. La causa è da ricercare in una grave deglutizione viziata.
Apparecchio mobilizzatore intra - orale.
Il gesso è un minerale che in natura si presenta sia in cristalli trasparenti che in grandi ammassi rocciosi. E’ un solfato di calcio biidrato (Ca SO4 – 2H20), ha un peso specifico di 2,3 (un cm. Di gesso naturale pesa 2,3 grammi), durezza 2 nella scala di Mohs. I gessi utilizzati in campo dentale sono ottenuti con la cottura e la macinazione del gesso naturale.
Tali materiali vengono suddivisi in base alla loro durezza in tre gruppi ed in quattro tipi. Questa classificazione è dovuta alla differente granulosità della polvere che comporta un diverso quantitativo di acqua durante la miscelazione (la quantità di acqua è inversamente proporzionale alla durezza finale del gesso).
Si tratta di una placca di contenzione con arco circolare
Dispositivo ad azione funzionale molto simile al regolatore di funzione di Frankel.
Apparecchio mobilizzatore extra - orale.
Apparecchio superiore indicato per le classi II, con ganci di Adams sui secondi premolari, arco vestibolare semplice, piani rialzati laterali, vite di espansione e tubi per attivatore utili per l’applicazione della trazione extra - orale.
Mobile adibito ad archivio dei modelli riproducenti le bocche dei pazienti ortodontici.
Apparecchio mobilizzatore intra - orale.
Intervento chirurgico consistente nella riduzione del volume della lingua.
Strumento utilizzato per analizzare e calcolare i carichi masticatori che i singoli denti sono in grado di sopportare.
Presidio terapeutico superiore di stabilizzazione. La particolarità di questo dispositivo è rappresentata dalla possibilità di aggiungere alla placca base accessori utili alla distrazione dell’ATM ed al riposizionamento mandibolare.
Introdotta intorno al 1880 questa placca di vulcanite, provvista di molle per espansione di Coffin, permetteva l’avanzamento del gruppo dentale anteriore del mascellare superiore.
La funzione dell’apparecchio di Godon risalente alla fine del 1800 era espandere l’arcata inferiore grazie a due viti poste anteriormente.
E’ la sinartrosi rappresentata dal rapporto dente ed alveolo.
Particolare arco trans - palatino provvisto di un ansa centrale capace di produrre movimenti in diverse direzioni e impedire la mesializzazione dei denti ad essi collegati. Essi possono essere realizzati con fili d’acciaio con diametro 0,9 - 1 mm. o con speciali fili elastici in lega beta - titanio. Per la solidarizzazione alle bande, è possibile sia saldarli che inserirli nei lingual cleat, rendendoli così rimovibili.
Monoblocco bi - mascellare in resina acrilica ad azione ortopedico funzionale.
Si tratta di un lip - bumper.
Porzione dello scheletrato atta ad accogliere le basi in resina ed i denti artificiali.
Tali molle sono solitamente brasate ad archi o ferule posizionate in alto, vestibolarmente rispetto all’arcata dentale. La loro funzione è quella di correggere eventuali linguo - inclinazioni degli elementi anteriori.
Rappresenta sicuramente il restraint più utilizzato per bloccare la spinta anomala della lingua sui denti, anteriori o e posteriori.
Costrittori fissi applicati per contrastare l’abitudine viziata del succhiamento.
Mezzo ritentivo estremamente efficace in presenza di elementi poco erotti, caratterizzato da una forma ad “U” chiusa.
Dispositivo mobile interessante entrambe le arcate ed esteso, sia lingualmente che vestibolarmente, oltre il colletto dei denti. Tale apparecchio è realizzato in materiale termoplastico ed il suo scopo è quello di preservare il complesso dento - alveolare durante l’attività fisica.
Vedere (Linea di) ANALISI.
Percorso della mandibola strumentale alla morfologia dei condili e delle cavità glenoidee.
Movimento di protrusione mandibolare dipendente dalla morfologia e dalla posizione degli incisivi.
Apparecchi forniti di guide occlusali in resina in grado di riposizionare la mandibola secondo un protocollo terapeutico programmato dallo specialista in base alla disfunzione occlusale o articolare presente.
Sorriso gengivale.
Accessorio dell’apparecchiatura fissa che permette l’aggiunta di ganci e stop in modo semplice e veloce.