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Acronimo di Proiezione Transcraniale Laterale Obliqua. Essa rientra tra le indagini diagnostiche interessanti l’articolazione temporo mandibolare.
Acronimo di Ortopantomografia. Si tratta di una stratigrafia delle arcate dentali e delle strutture ad esse connesse.
Esso sfrutta i sottosquadri presenti al di sotto dei punti di contatto dell’elemento pilastro. Per la sua realizzazione si utilizza un filo con diametro di 0,7 mm. modellato sia in base allo spazio a disposizione che alla forma anatomica dei denti contigui.
E’ impiegata più che altro per indurre piccoli movimenti in senso mesiale o distale. Si caratterizza per l’occhiello modellato nella regione palatale, da cui parte un braccio che avvolge il dente da correggere.
Viene denominata anche triturante poiché è la superficie che è in contatto con i denti antagonisti.
Sono tutti quei dispositivi che, interagendo tra le due arcate, modificano l’equilibrio neuro - muscolo - scheletrico esistente tra le varie strutture dell’apparato stomatognatico.
E’ rappresentato da una retta immaginaria che partendo dalle superfici incisali finisce sul bordo distale del secondo molare.
Tipologia di occlusione che si manifesta raramente e che ha luogo solo quando le posizioni di massima intercuspidazione dentale e di relazione centrica risultano coincidenti.
Sistema diagnostico utilizzato per la valutazione dello spazio dentale necessario per ottenere un buon risultato ortodontico.
Riproduttore meccanico dell’occlusione usato per il montaggio dei modelli a fini diagnostici o esecutivi. Esso consente solo movimenti a cerniera di apertura e chiusura.
Cellule costituenti la dentina.
Termine inglese utilizzato in ortodonzia per indicare la realizzazione di un compenso sul filo ortodontico.
Ricostruzione, realizzata in laboratorio, di una porzione di dente.
Dispositivo di scuola olandese ad azione funzionale, costituito da:
Dispositivo funzionale utilizzato per la correzione delle II Classi. L’Open-Face essenzialmente è composto da:
Blocco dell’ATM in posizione di apertura della mandibola.
I dispositivi “Open System” sono stati ideati per migliorare il rapporto, troppe volte conflittuale, tra esigenza terapeutica e funzionale. La loro peculiarità risiede nel migliore rispetto della sfera funzionale e nell’invarianza dell’azione correttiva. Questo intento, sempre auspicabile ma difficilmente realizzabile, è stato raggiunto esaminando in primis:
Applicata vestibolarmente alle arcate, la sua funzione è quella di guidare il dente verso l’interno della bocca. Essa è modellata in base allo spazio a disposizione ed al tragitto che l’elemento dentario deve effettuare.
Muscolo che permette l’arricciamento e l’avanzamento delle labbra.
Termine indicante il tipo di pieghe che si possono effettuare sul filo ortodontico.
Attivatori utilizzati in pazienti con crescita ipo-divergente.
Modelli diagnostici la cui realizzazione si presenta relativamente semplice, poiché i passaggi tecnici inerenti sono di gran lunga inferiori rispetto ad altre metodiche. Essi, infatti, sono assemblati in preformati di plastica fabbricati con angoli standards. Si evita così la squadratura, fase peculiare e complessa di questo tipo di lavorazione. I preformati, commercializzati da diverse ditte del settore, sono logicamente bianchi ed abbastanza similari tra loro; le uniche differenze si riscontrano nelle cerniere posteriori:
Rappresenta il profilo normale. I punti di repere (fronte, naso e filtro) si presentano quasi allineati, con una lieve prominenza anteriore.
Branca specialistica dell’odontoiatria che si interessa dell’impostazione diagnostica degli obiettivi e del piano di trattamento, nei casi di malposizioni dentali e malformazioni scheletriche riguardanti il complesso orofacciale.
Vedere O.P.T.
Apparecchio rimovibile inferiore con rialzi totali impiegato per i disordini neuro - muscolari dell’ATM. Esso si contraddistingue per la particolare forma della superficie occlusale.
Dispositivo miodinamico ad azione funzionale nato da una modifica del Bionator di Balters.
Monoblocco di materiale altamente elastico interessante entrambe le arcate al quale è possibile applicare la trazione extraorale.
Dispositivo di contenzione che si contraddistingue per la particolare struttura. Esso, infatti, è composto sia da materiale morbido che da quello rigido.
Vedere PROCESSI Palatini
Medicina della mobilità fondata dall’americano W. Sutherland.
Presidio clinico applicato in pazienti affetti da palatoschisi.
Analizza la distanza tra i margini incisali dei centrali superiori ed inferiori sul piano sagittale in senso verticale.Valore medio = +/- 2 mm.
Analizza la distanza tra i margini incisali dei centrali superiori ed inferiori sul piano sagittale in senso antero - posteriore. Valore medio =