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Acronimo di Tubercolo Articolare.
Acronimo di Tomografia Assiale Computerizzata.
(Transcutaneos Electrical Neural Stimolation) Strumento utilizzato per la stimolazione ed il controllo guidato delle contrazioni muscolari.
(Trazione Extra Orale) Apparecchiatura costituita sia da un arco esterno solidarizzato ad una fascia ad appoggio craniale, che da un arco interno inseribile in appositi alloggi posizionati vestibolarmente all’arcata superiore.
Acronimo di Disordini Temporo Mandibolari.
Dispositivo utilizzato a fine cura ortodontica che si contraddistingue per la completa assenza dell’acrilico. La TMR è composta da ganci di Adams, arco vestibolare brasato ai ponti degli Adams, barra palatale di stabilizzazione e appoggi occlusali.
Acronimo di trattamento Ortopedico Funzionale.
(Tepper Oral Proprioceptive Stimolatur) Vedere (Apparecchio di) TEPPER.
(Tourque Angolation Reference Guide). Strumento utilizzato solitamente nella tecnica linguale per il montaggio dei brackets sul modello. Esso è costituito da una base fissa, una snodabile, l’asta di lettura e il posizionatore per l’applicazione degli attacchi.
Vedere SQUADRATURA.
Clinico che nella pubblicazione “Irregularities of the Teeth and treatment” del 1888, fornì una attenta e scrupolosa dimostrazione del meccanismo occlusale.
Particolare molla prefabbricata che, coadiuvando l’azione della Fan Spring, permette l’espansione asimmetrica dell’arcata dentale superiore.
Apparecchiatura ad azione funzionale nata da una modifica del Sistema Ortopedico Funzionale di Bass. L’attivatore con tamponi a vite si rivela utile nella risoluzione della 2° Classe 1° Divisione scheletrica in pazienti in fase di crescita.
I tamponi linguali rappresentano il cuore dell’apparecchiatura più complessa di Bass. Secondo la filosofia dell’Autore, la parte in resina del tampone linguale deve estendersi nella regione linguale della mandibola, tra i due premolari, 4 - 5 mm. sotto il margine gengivale. Il tampone così realizzato va ad inserirsi per poi scorrere, nel modulo precedentemente fissato allo splint superiore. E’ cura dell’ortodontista inserire i tamponi linguali nei moduli della placca. Ciò avviene di solito al primo controllo dopo che il paziente ha utilizzato l’apparecchio nudo, senza cioè l’impiego di alcun accessorio.
L’indice di Tanaka, simile a quello di Ballard e Wylie, presenta il non trascurabile vantaggio (prendendo come punto di riferimento la tabella di Moyers) di fornire, sia per l’arcata inferiore che per quella superiore, utili indicazioni in merito al diametro mesio-distale dei canini e dei premolari. Tale indice è espresso dalla seguente relazione:
Radiografia laterale del cranio.
Microvite utilizzata per lo spostamento di singoli denti.
Si tratta di uno dei muscoli più importanti dell’apparato oro-facciale che permette l’elevazione della mandibola.
Attitudine di un metallo a modificare la propria durezza se sottoposto prima ad aumento notevole della temperatura e dopo ad un veloce raffreddamento.
Concettualmente simile alle molle a grembiule, essa si diversifica da esse poichè costituita da un unico elemento in filo elastico.
Attitudine dei liquidi ad assumere la minima estensione possibile.
Muscolo appartenente al palato molle, la cui funzione è tendere il palato.
Dispositivo rimovibile applicato in pazienti russatori per eliminare o quanto meno ridurre il fenomeno, abbastanza frequente in questi soggetti, dell’apnea notturna. L’apparecchio di Tepper è realizzato sull’arcata superiore e la sua azione è incentrata nel condizionamento della postura linguale. Esso è composto da:
Figura professionale che si occupa specificatamente dell’impostazione terapeutica relativa:
E’ un simulatore occlusale (ideato da B. Jankelson) da utilizzarsi in abbinamento alla registrazione in Mjo - Print rilevata con la T.
L’applicazione di questo dispositivo è indicata nella fase di contenzione immediata in pazienti adulti con una dentatura completa. Al contrario, il suo impiego è sconsigliato per lunghi periodi e in presenza di elementi decidui o poco
Monoblocco di resina acrilica (ideato dal professore svizzero Teuscher) applicato in presenza di II Classi scheletriche. Il Teuscher essenzialmente è composto da:
Dispositivo realizzato in lega nichel - titanio termico utilizzato per l’espansione ortopedica del mascellare superiore.
Ansa eseguita sull’arco, mesialmente al tubo della banda.
Tecnica utilizzata per eliminare l’abitudine viziata relativa al succhiamento del dito. Il time - out consiste essenzialmente in una punizione, alquanto blanda, inflitta al bambino ogniqualvolta quest’ultimo inserisce il dito in bocca.
Variazione angolare indotta alla corona del dente.
Strumento utilizzato per facilitare l’inserzione degli elastici.
Arco continuo utilizzato nella tecnica bioprogressiva di Ricketts.
Ferula realizzata in resina acetalica, applicata solitamente a fine cura ortodontica. Tale dispositivo può essere utilizzato sia come ritentore passivo che, dopo aver effettuato il set - up, come rifinitore.
Piega in direzione linguale.
Strumento utile per decementare e rimuovere le bande dai denti.
Strumento utile per decementare gli attacchi dai denti.
Tecnica utilizzata per eliminare l’abitudine viziata relativa al succhiamento del dito. La token economy si basa su una sorta di accordo scritto con il bambino che, impegnandosi ad eliminare l’abitudine viziata, riceve i premi concordati nel “contratto”.
Dispositivo funzionale caratterizzato dalla presenza dei piani occlusali elastici.
Variazione di spazio indotta all’apice radicolare.
Esse sono applicate alle apparecchiature ortopediche funzionali, sugli incisivi superiori, in abbinamento alla trazione extra - orale. Tra le sue funzioni, quella più importante è controbilanciare l’effetto dislocante della trazione extra - orale.
Sporgenza sita sul palato duro che sottolinea la sinartrosi delle apofisi palatine del mascellare.
Protesi rimovibile che riproduce integralmente l’arcata dentaria.
Particolare accessorio elastico che, abbinato all’arco extra - orale, permette la linguo - inclinazione del settore dentale superiore anteriore.
Accessorio utilizzato per la chiusura degli spazi.
Traiettoria del punto interincisivo, dalla posizione di riposo mandibolare a quella di massima intercuspidazione dentale.
Vedere (Arco verticale di) GOSHGARIAN. (Arco di) TRASFERIMENTO Vedere (Arco) FACCIALE. TRASLAZIONE Vedere (Movimento) CORPOREO.
Anomalia caratterizzata dall’eruzione di un dente in una sede diversa da quella geneticamente determinata.
L’elemento attivo in oggetto è una vite ad espansione, disponibile in forme e grandezza variabile, con asta a due guide bi - laterali inglobate nella resina o in un alloggiamento chiuso. Con questo presidio terapeutico è possibile:
Attivatori utilizzati in pazienti, giovanissimi, con contrazione severa del mascellare.
Tipo di forza espressa lontano dal punto di applicazione, come ad esempio quella esercitata da un elastico in trazione.
Trazione interessante un'unica arcata.
Trazione elastica inter-mascellare che va dalla porzione anteriore del mascellare superiore alla porzione posteriore della mandibola.
Trazione elastica inter-mascellare che va dalla porzione posteriore del mascellare superiore alla porzione anteriore della mandibola.
Arco vestibolare fornito di due uncini, modellati in corrispondenza dei canini, utili per l’applicazione di trazioni elastiche.
Gancio a braccio singolo in cui la ritenzione è garantita dal triangolo modellato tra i sottosquadri mesiale e distale, al di sotto dell’equatore dei due denti utilizzati come ancoraggio. Per la sua costruzione l’Autore consiglia un filo in acciaio con diametro di 0,7 mm.
Concetto, enunciato dal professor Garliner, che prende in considerazione: bocca, guance, muscolo orbicolare e lingua.
Ideato dal dottor Tweed, tale triangolo si sviluppa dal piano di Francoforte al piano mandibolare per terminare lungo l’asse degli incisivi centrali inferiori.
Relativo ad una qualsiasi terapia, esso prende in considerazione il paziente, il genitore ed il terapista come figure fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi terapeutici.
In questo caso l’elemento attivo è composto da due viti congiunte (sagittale e trasversale) che consentono al dispositivo l’espansione contemporanea dei settori anteriore e posteriore. La vite deve essere posizionata con il suo centro in corrispondenza del rafe mediano, tra i primi ed i secondi premolari, ed in
Particolare filo ortodontico dotato di una buona memoria elastica, composto da più fili intrecciati.
Punto doloroso.
Quadro patologico caratterizzato da un handicap motorio, riguardante i movimenti di apertura e chiusura della bocca.
Dispositivo fisso solidarizzato all’arcata dentale tramite gli attacchi a caricamento verticale utilizzati nella tecnica di Wilson. Il trombone di Clarck è applicato per la vestibolarizzazione dei denti anteriori e la distalizzazione dei molari.
Strumento ideato per tagliare i fili trattenendo l’estremità distale in modo da evitare tagli e lesioni alla mucosa del paziente.
Alquanto rari, sono situati in direzione dei canini e dei premolari.
E’ presente distalmente alla linea miloioidea ed è di natura ossea.
Essi sono inseriti all’apparecchio rimovibile per permettere l’applicazione della trazione extra - orale. Solitamente si posizionano tra i due premolari, paralleli al tavolato occlusale ed in modo che la loro ritenzione non tocchi o non sia da ostacolo ad elementi in eruzione.
Accessori dell’apparecchiatura fissa che all’occorrenza possono essere trasformati in brackets.
Supporti che, puntati alle bande, sono utili per l’inserimento degli archi rimovibili. Essi permettono all’ortodontista di disinserire il dispositivo fisso senza essere costretto a decementare le bande dai denti pilastro.
Accessori, solitamente vestibolari, che completano le bande ortodontiche. La loro funzione è quella di permettere l’applicazione di svariate apparecchiature intra o extra - orali.
Accessorio utilizzato per ricoprire i fili metallici.
La perla di Tucat è probabilmente il capostipite degli stimolatori orali. Trattandosi di un sferetta libera di ruotare attorno ad un supporto metallico, essa può essere applicata sia su placche mobili che, come nel caso della barra palatina secondo Petit, su dispositivi fissi. A riguardo è interessante notare come autorevoli clinici, tra cui lo stesso Petit, ritengano indispensabile posizionare la perla in una posizione molto arretrata rispetto alla papilla retroincisiva. Ciò sicuramente è importante per garantirsi sia che la lingua, dopo il trattamento, conservi e non anteriorizzi il punto di repere ricercato, sia per evitare, durante l’applicazione del dispositivo, che la lingua inclini vestibolarmente gli incisivi.
Pinza utile per realizzare anse chiuse con fili quadrati e rettangolari.
I modelli da museo realizzati secondo la metodica ideata dal dr. Tweed sono considerati a livello mondiale, tra i migliori. La sua squadratura prevede per il modello inferiore:
Tecnica multiattacchi tipo Edgewise che prevede l’uso di attacchi con slot da 0,22x0,28.
Dispositivo funzionale ideato dal dottor William Clarck. Il twin block è utilizzato nella correzione delle II Classi scheletriche ed è composto da due apparecchi con rialzi laterali, superiore ed inferiore, denominati dall’Autore “Bite Blocks”. Questi ultimi, realizzati secondo il morso di costruzione, sono forniti di piani che, intersecandosi, favoriscono l’avanzamento della mandibola.
Doppio attacco.
Filo a treccia.
Apparecchio superiore di contenzione composto da ganci di ritenzione molari ed arco vestibolare semplice.
Si tratta di una placca superiore con arco vestibolare in nylon.